Le sette monete. Il libro del tempo by Guillaume Prévost

autore:Guillaume Prévost [Prévost, Guillaume]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Juvenile Fiction, Action & Adventure, General
ISBN: 9788883731136
Google: n5cwPQAACAAJ
editore: La nuova frontiera
pubblicato: 2008-03-15T08:00:15+00:00

XIV

41,7°

La febbre durò due giorni e due notti. Lili scottava, le guance e la fronte infuocate, in grado solo di battere i denti. Chiamato con urgenza, il dottore la visitò accuratamente moltiplicando dei perplessi “Hum! Hum!”, per finire con l’ammettere la sua incompetenza.

Niente alla gola, niente ai polmoni, nessun rigonfiamento delle ghiandole, nessuna infiammazione visibile, un enigma medico.

«Non posso fare niente» concluse con gesto fatalista.

Nel cuore della seconda notte, sembrò che Lili fosse spacciata: malgrado i pannicelli umidi e gli impacchi freddi, la sua temperatura era salita a 41,7°, molto più in là del limite che il suo organismo poteva sopportare. L’avevano messa nella stanza degli ospiti – i Faulkner occupavano l’intero piano sopra la drogheria. Sam, che dormiva ai suoi piedi su una coperta, si chiedeva se quella febbre inspiegabile non dipendesse semplicemente dai viaggi. Forse Lili non sopportava la distorsione temporale? Forse era rimasta troppo tempo lontana dalla sua epoca d’origine? Forse il suo corpo si ribellava al grande scarto di tempo che era costretto a subire? In quel caso non c’erano rimedi. Ma se Lili stava morendo… Samuel preferiva non pensarci. Era lui che l’aveva trascinata in quella storia e lei lo aveva sostenuto fin dall’inizio al di là di ogni aspettativa. Aveva setacciato la biblioteca per documentarsi su Dracula, era riuscita a tradurre il libro dell’alchimista di Bruges, e proprio perché aveva voluto avvertirlo dell’arrivo della polizia era stata proiettata nel tempo. Per non parlare del modo magistrale con cui lo aveva salvato dal clan di Occhio-di-morte… In fondo, che ne sarebbe stato di Sam senza Lili? Non molto. Se ora la stava perdendo, come aveva perso suo padre e sua madre… No, non voleva pensarci.

Per fortuna, i bisnonni Faulkner si erano dimostrati formidabili. Ketty in particolare. Quando era venuta a conoscenza dei dettagli dell’aggressione e del ruolo giocato dai ragazzi, aveva proposto di accoglierli. Aveva insistito per chiamare il dottore e non passavano due ore senza che arrivasse con un bicchiere d’aranciata, dei dolci, un fumetto o solo qualche parola di conforto. Diversamente dalle fotografie dell’album, in cui appariva austera e riservata, Ketty si era rivelata una vera chioccia, affettuosa e premurosa. E, inoltre, cucinava gli hamburger con le cipolle fritte come nessun altro!

James Adam invece era più difficile da definire. Dopo l’episodio della mafia, aveva acquistato una pistola browning nera e due scatole di pallottole che aveva infilato sotto la cassa. Ogni tanto, quando la drogheria si vuotava, la tirava fuori dal cassetto e mirava per scherzo a una bottiglia d’olio o a un barattolo di frutta sciroppata. Malgrado gli inviti della moglie, aveva rinunciato ad avvisare il comune o la polizia, dicendo che era il miglior modo per provocare delle rappresaglie. Sam sospettava, invece, che stesse aspettando i banditi per farsi giustizia da solo.

Aveva anche delle curiose manie. Quando Ketty si occupava del negozio, accadeva che lui sparisse nella cantina senza dire una parola. Insospettito – un legame con la pietra scolpita? –, Sam l’aveva seguito fin dal secondo giorno. Sorpresa! Il suo

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